Bullismo e cyberbullismo
Nel 2015 il MIUR ha lanciato un chiaro segnale contro ogni forma di bullismo e di cyberbullismo, attraverso le cosiddette Linee di Orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, https://www.istruzione.it/allegati/2015/2015_04_13_16_39_29.pdf, un documento inviato a tutte le scuole italiane. In esso si individua la necessità di educare gli studenti a un uso corretto e consapevole della rete e di tutti quegli ambienti di comunità virtuali (come per esempio i social network) in cui sono più diffusi episodi e atti di cyberbullismo. Come si evince dal documento, l'educazione e la prevenzione al bullismo online devono passare, oltre che dalle politiche d'intervento attuate dal MIUR, prima di tutto dalle scuole, attraverso azioni rivolte agli studenti e alle loro famiglie.
Il ruolo decisivo della scuola nella lotta al bullismo e al cyberbullismo è ribadito dalla Legge del 13 luglio 2015, n. 107 "La Buona Scuola", in cui, tra gli obiettivi formativi individuati come prioritari, vi è proprio il contrasto a tali fenomeni, come leggiamo nell'articolo 1, comma 7, lettera l: «prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il 18 dicembre 2014». Con la Legge 71/2017 ("Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo") viene infine introdotta in tutte le scuole la figura del docente responsabile per il cyberbullismo.